Queste le parole del Prof. Gianfranco Morra per l'anno accademico 2006-2007:

Viviamo in una società di forti mutamenti sociali e culturali. Il passaggio dall’una all’altra generazione vede gli elementi di differenza e, purtroppo, anche di contrasto prevalere su quelli di continuità. Tutte le teorie filosofiche e scientifiche sono ben presto superate da altre, i costumi cambiano con facilità, gli stili di vita si sostituiscono rapidamente. Un tempo gli uomini acquisivano un insieme di conoscenze culturali che durava tutta la vita. Oggi ogni sapere è ben presto superato e inutilizzabile. Se un tempo c’era una età della scuola, una del lavoro e una del riposo, oggi tutte le età sono “di scuola”, in quanto l’aggiornamento del bagaglio culturale dura quanto la vita. L’educazione si è fatta ricorrente e in qualche modo permanente.

Anche la Libera università per adulti e anziani “Carlo Tincani” cerca di offrire una risposta a questa difficile situazione. Gli adulti e gli anziani che la frequentano possono trovare nelle lezioni e nelle altre attività un modo di incrementare e svecchiare il loro bagaglio culturale, per capire meglio il mondo in cui vivono, sempre nuovo e diverso. Ogni rapido mutamento produce difficoltà e ansia. Occorre capirlo, dominarlo e sapersi inserire in esso senza perdere la propria identità. E ciò può accadere solo quando si riconosce che dentro ogni mutamento c’è la permanenza di verità perenni, che consentono di valutarlo e orientarlo. 

Come ha scritto papa Benedetto XVI, ciò a cui occorre reagire è la “dittatura del relativismo”, ossia l’errore di considerare assoluto proprio quel mutamento che è la negazione di ogni valore, al punto che distrugge quelle verità permanenti, senza le quali neppure il mutamento è comprensibile. Ma l’uomo non può vivere senza avere un insieme di certezze, alle quali riferirsi in ogni momento della sua giornata. Al “Tincani” la modernità con i suoi mutamenti è l’oggetto delle indagini e del dialogo da parte di docenti e studenti nelle diverse discipline. Non solo per il gusto, peraltro legittimo, di aggiornare e ampliare la propria cultura, ma anche e ancor più con lo scopo di dare una risposta alle grandi domande dell’esistenza: chi sono, qual è la mia origine e quale il mio destino?

È un lavoro comune, che docenti e studenti continuano, in questo che è il XXVI anno da quando l’Università Tincani è stata fondata.

Un augurio a tutti, insieme con un cordiale saluto, dal vostro Rettore